Bartolomeo Arbotori
(Piacenza 1594–1676)
Grande natura morta in cucina, olio su tela, cm 120 x 147 , in cornice,
Perizia: Alberto Crispo, Parma. L’autenticità del dipinto è stata confermata anche da Fernando Arisi e Lanfranco Ravelli.
Bibliografia (sull’artista): G. Fiori, Le Nature Morte del misterioso Arbottoni, in: “Libertà”, 27.10.1967; idem Notizie biografiche di pittori piacentini dal ‘500 al ‘700, in: Archivio Storico per le Provincie Parmense, IV, XXII, pp. 81–83; La Natura Morta in Italia, vol. I, Milano 1989, p. 394, tav. 464–469.
Da raffronti fra il dipinto in oggetto ed opere di sicura autografia dell’Arbotori, ad esempio della Galleria Nazionale, Parma, è emerso che si tratta di un’opera autentica di questo artista dell’Italia settentrionale. A proposito della difficile datazione della tela scrive Crispo: “La presenza di una tonalità di fondo brunastra ravvivata da sottili increspature perlacee sulle superfici ci induce a non spostare troppo avanti i termini cronologici del dipinto. dal momento che nel periodo tardo l’Arbotori sembra preferire una stesura più compatta e un’ illuminazione più uniforme. Pur in mancanza di opere datate che definiscano punti fermi nella produzione dell’ artista, propenderei dunque per una collocazione intermedia, attorno al quarto-quinto decennio del Seicento...”.
Perizia: Alberto Crispo, Parma. L’autenticità del dipinto è stata confermata anche da Fernando Arisi e Lanfranco Ravelli. Bibliografia (sull’artista): G. Fiori, Le Nature Morte del misterioso Arbottoni, in: “Libertà”, 27.10.1967; idem Notizi
Esperto: Dr. Alexander Strasoldo
Dr. Alexander Strasoldo
+43-1-515 60-556
old.masters@dorotheum.com
13.10.2010 - 18:00
- Stima:
-
EUR 40.000,- a EUR 45.000,-
Bartolomeo Arbotori
(Piacenza 1594–1676)
Grande natura morta in cucina, olio su tela, cm 120 x 147 , in cornice,
Perizia: Alberto Crispo, Parma. L’autenticità del dipinto è stata confermata anche da Fernando Arisi e Lanfranco Ravelli.
Bibliografia (sull’artista): G. Fiori, Le Nature Morte del misterioso Arbottoni, in: “Libertà”, 27.10.1967; idem Notizie biografiche di pittori piacentini dal ‘500 al ‘700, in: Archivio Storico per le Provincie Parmense, IV, XXII, pp. 81–83; La Natura Morta in Italia, vol. I, Milano 1989, p. 394, tav. 464–469.
Da raffronti fra il dipinto in oggetto ed opere di sicura autografia dell’Arbotori, ad esempio della Galleria Nazionale, Parma, è emerso che si tratta di un’opera autentica di questo artista dell’Italia settentrionale. A proposito della difficile datazione della tela scrive Crispo: “La presenza di una tonalità di fondo brunastra ravvivata da sottili increspature perlacee sulle superfici ci induce a non spostare troppo avanti i termini cronologici del dipinto. dal momento che nel periodo tardo l’Arbotori sembra preferire una stesura più compatta e un’ illuminazione più uniforme. Pur in mancanza di opere datate che definiscano punti fermi nella produzione dell’ artista, propenderei dunque per una collocazione intermedia, attorno al quarto-quinto decennio del Seicento...”.
Perizia: Alberto Crispo, Parma. L’autenticità del dipinto è stata confermata anche da Fernando Arisi e Lanfranco Ravelli. Bibliografia (sull’artista): G. Fiori, Le Nature Morte del misterioso Arbottoni, in: “Libertà”, 27.10.1967; idem Notizi
Esperto: Dr. Alexander Strasoldo
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Asta: | Dipinti antichi |
Tipo d'asta: | Asta in sala |
Data: | 13.10.2010 - 18:00 |
Luogo dell'asta: | Vienna | Palais Dorotheum |
Esposizione: | 02.10. - 13.10.2010 |